Veronica Pivetti si racconta per la prima volta a "Verissimo" e parla dei terribili anni in cui si è trovata a fronteggiare la depressione.

Una malattia che ha sofferto per sei anni, a partire da quando ne aveva 35 o 36.

"Non bisogna aver paura di chiedere aiuto, lo dico a tutti quelli che passano da quest'esperienza", è il consiglio dell'attrice e conduttrice tv.

Che ha preso anche psicofarmaci. Sono utili, spiega ("Quando abbiamo trovato la dose giusta mi hanno aiutata"), ma non servono a nulla se non ci si fa dare un appoggio esterno nel momento del bisogno.

"E non bastano i sorrisi - continua - perché se ti rompi un braccio si vede, metti il gesso e guarisci. Se ti rompi dentro devi rimettere a posto tutto, e servono le medicine".

L'aituo di chi le è stato vicino e gli psicofarmaci, certo, ma ad aiutarla in quel periodo più di ogni altra cosa è stato il lavoro.

"Quegli anni sono stati un incubo, perché patisci e piangi sempre. Andavo a lavorare, facevamo le riprese del 'Maresciallo Rocca', la mia truccatrice mi truccava, giravo la scena e poi mi doveva ritruccare. Era molto pesante, ma è stato il lavoro a salvarmi. Mi ha dato l'obbligo di alzarmi dal letto e di curarmi, vestirmi, lavarmi cose che io non avrei fatto".

Il percorso è stato molto complicato ma alla fine Veronica - caduta in depressione in seguito a problemi alla tiroide mal curati - si è ripresa.

(Unioneonline/L)
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