"Umbre de muri, muri de mainè" è il titolo dello spettacolo in programma giovedì (alle 21) al teatro civico di Sinnai. A 20 anni dalla scomparsa del poeta-cantore, il progetto "Buon compleanno Faber", giunto in Sardegna alla sua settima edizione e che affronta i temi, la poetica e la visione sociale di Fabrizio De André, attualizza il pensiero e la figura del cantautore, con un progetto originale.

La proiezione del documentario "Il presagio del ragno" di Giuseppe Casu, sulle ultime tonnare del Mediterraneo, racconta il lavoro degli ultimi tonnarotti, con la rivisitazione, in forma di concerto, dell'album "Creuza de ma".

In scena per lo spettacolo i musicisti Battista Dagnino (bouzouki, chitarra e voce), carlofortino e pertanto "portatore sano" di quel genovese antico caro a Fabrizio De André e al musicista Mauro Pagani, Tonino Macis (mandoloncello e chitarra), che traccia le coordinate etniche del Mediterraneo, e Gerardo Ferrara (voce e percussioni), che mette in relazione le storie e i personaggi di Creuza con le immagini del documentario stesso.
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