"Questo compact disc per Franco Melis è come un figlio". Queste parole del musicista e artista Gavino Murgia hanno aperto nella chiesa di Sant'Antonio a Tuili la presentazione del nuovo lavoro discografico del maestro di launeddas tuilese Franco Melis.

Il titolo è "Pichiadas a sonus de canna".

Murgia, che ha prodotto il disco, ha aggiunto: "Melis ha dato vita alla nuova scuola di launeddas della Marmilla, che ha ereditato la missione della scuola del Sarrabus del grande maestro di Melis Aurelio Porcu. Melis ha fatto sue le suonate di Porcu e ha anche saputo rielaborarle con nuovi elementi".

Il ricordo di Aurelio Porcu è presente nel compact disc anche grazie alla suonata "Punt'e Organu".

La serata è stata condotta magistralmente dal giornalista e profondo conoscitore della musica isolana Giacomo Serreli.

Gino Melis, fratello di Monsignor Luigi Melis, parroco di Villasalto, ha letto una poesia in sardo che il sacerdote ha dedicato al suo amico e maestro di launeddas tuilese.

Gianfranco Meloni, presidente dell'associazione "Assotziu Launeddas Sardinia" ha elogiato il disco: "Ci sono suonate, come Simpogna, molto rare da sentire". E ha ricordato l'importante contributo di Melis nella nascita dell'associazione che ha riunito tutti i suonatori di launeddas della Sardegna, "associazione che favorisce il confronto e la crescita di tutti".

Augusto Marini, cardiologo e Ignazio Zucca, ricercatore dell'Università di Cagliari, hanno sottolineato gli effetti benefici sulla salute per chi suona le launeddas. "Favoriscono una migliore ossigenazione del sangue", ha precisato Marini.

A concludere gli interventi Dante Olianas, che ben conosce Franco Melis e che ha prodotto il suo primo cd nel 2003. Olianas ha ricordato l'importanza dell'attività del maestro tuilese, non solo suonatore, ma anche costruttore di launeddas.

Un caso raro, se non unico, oggi nell'Isola. Melis ha invece affidato alle launeddas il suo intervento. Ha aperto la serata da solo con lo strumento a canne più antico del mondo e l'ha chiusa con gli allievi della sua scuola e con la voce di Sebastiano Soggiu di Bonnanaro in "Deus ti salvet Maria".

Per Melis i complimenti anche del parroco don Antonello Muscas, del sindaco Celestino Pitzalis e del presidente della Pro loco Matteo Cera.

La carriera artistica e l'attività di Melis rappresentano davvero un patrimonio per la cultura sarda da tutelare e valorizzare sempre di più.
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