Una lezione particolare, con alunni i bimbi di una scuola elementare e docente d'eccezione Vladimir Luxuria.

Una puntata del programma tv "Alla lavagna", che ha spinto i piccoli protagonisti, e con loro il pubblico a casa, a riflettere su temi quali la diversità, la violenza, il bullismo, ma che a molti proprio non è andata giù.

"Queste 'lezioni' sono inaccettabili – ha tuonato Paolo Tiramani, capogruppo della Lega in Vigilanza Rai - soprattutto se avvengono nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda su Rai 3, dove erano protagonisti giovani alunni che ascoltavano lezioni da una "mancata soubrette" la cui vita personale dovrebbe restare tale".

E a seguire una vera e propria bufera si è scatenata in rete, su cui è arrivata pronta la replica della diretta interessata.

"Non ho fatto alcuna lezione su come si diventa trans – ha spiegato Luxuria - perché anzi ho cercato di spiegare che si nasce gay o trans. Ho parlato soprattutto di bullismo. Ma queste polemiche dimostrano che i bambini sono molto più avanti di certi adulti".

"Questo programma – ha inoltre specificato l’ex parlamentare - è stata una delle cose più belle che ho fatto nella mia vita. I bambini erano vigili, curiosi, attenti e pieni di domande. E io, come faccio anche nella vita quotidiana, ho risposto a tutto, sempre con tatto e credo con intelligenza. Anche perché, se non si danno risposte ai bambini, loro ti guardano con diffidenza e cercano risposte altrove, magari sul web, dove possono trovare risposte non proprio raccomandabili".

"Tutti i genitori dei bambini presenti in trasmissione – ha poi ancora aggiunto - avevano dato il consenso alla puntata con me e alla fine si sono complimentati per come era andata".

La trasmissione era addirittura stata spostata, nella messa in onda, dalle 20.20 che era l'orario inizialmente previsto, alle 22.25.

Eppure ciò non è bastato a placare la polemica, e nonostante per chi ha seguito la trasmissione si sia evidenziata una bella pagina di approfondimento, su temi certamente difficili, affrontati in modo non certo violento o comunque turbativo per un bimbo di quell’età.

"Io sono ottimista – ha concluso Luxuria - perché se i bambini con cui ho parlato sono il futuro, forse posso sperare in mondo migliore".

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(Unioneonline/v.l.)
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