Ancora polemiche su Sanremo per le scelte musicali di Claudio Baglioni.

Questa volta ad attaccare il direttore artistico del Festival sono ierdavide Carone e i Dear Jack, autore ed interpreti della canzone "Caramelle" che affronta il delicato tema della pedofilia.

Il palco della protesta è la seguitissima trasmissione di Massimo Giletti "Non è l'Arena", che nella prima parte della trasmissione ha ospitato gli artisti. In studio anche la giornalista Marinella Venegoni, l'opinionista ed ex deputata Nunzia De Girolamo e la psicoterapeuta e scrittrice Stefania Andreoli. In collegamento da Milano Stefano Zecchi e da Parigi Luca Barbareschi.

Sia il giovane cantautore che la band sono stati concorrenti del talent "Amici" condotto da Maria De Filippi.

Nei giorni scorsi, appena resa nota la lista degli ammessi, Baglioni aveva commentato l'esclusione degli artisti dopo che molti osservatori avevano ipotizzato una censura per l'argomento molto forte del testo.

"Ho cercato di spiegare a Pierdavide Carone, ma il messaggio sms è caduto nel vuoto, forse era un numero vecchio. Non c'è alcuna intenzione di censura. L'anno scorso aveva presentato un pezzo buono che era arrivato in prossimità delle 20 canzoni che avevamo scelto", queste le parole del direttore artistico nei giorni della conferenza stampa di presentazione del Festival.

Pierdavide Carone, in diretta negli studi di LA7, ha smentito Baglioni: "L'sms non mi è mai arrivato e non ho cambiato numero. L'ultima volta ci siamo sentiti a giugno, quando ho scritto 'Caramelle'. L'impulso di voler condividere questa canzone con lui, visto che sapevo sarebbe stato il direttore artistico anche di questa edizione del Festival, mi ha portato a mandargli un sms al quale lui ha risposto: 'Ok, va bene, mandamela'. Nello stesso periodo stavo lavorando con i Dear Jack su un altro brano e, parlando con il mio manager Claudio Ferrante, ci è venuta l'idea del duetto in 'Caramelle', per far diventare ancora più forte il messaggio insieme a loro".

In studio la difesa per il talentuoso cantautore è totale e le argomentazioni scientifiche della psicoterapeuta Stefania Andreoli convincono il pubblico.

Solo Stefano Zecchi si dissocia dalla linea di supporto condivisa da tutti, ed espone la sua teoria: "Sanremo non sensibilizza un fico secco". E ancora: "A 50 milioni di italiani non importa nulla di Sanremo".

Per il professore l'esclusione della canzone "Caramelle" non rappresenta un problema perché la tv non è la sede idonea per affrontare un argomento così spinoso. Sono la famiglia e la scuola, a suo avviso, i luoghi dove bisogna educare e sensibilizzare con un lavoro certosino.

Lo sfogo amaro di Carone, che aveva già partecipato al Festival nel 2012 in duo con il grande Lucio Dalla interpretando la canzone "Nanì", continua: "Sono molto deluso, in primis da Claudio Baglioni. Con il direttore artistico di Sanremo c'era un rapporto di stima, abbiamo anche duettato insieme. È un cantautore e mi sarei aspettato più empatia visto il tema del brano. È più facile dire di sì a un argomento scottante quando c'è il patrocinio di un gigante della musica. Se avessi portato 'Caramelle' con una star della musica, l'avrebbero presa. So che era piaciuta, dunque il problema era in chi la presentava: è grave e anche un po' razzista".

Un inviato di La7 ha intercettato Baglioni ma il direttore artistico ha solo ribadito che non c'è stata nessuna censura, solo una graduatoria.

Alla fine Carone e i Dear Jack hanno eseguito la canzone live ed il pubblico ha dedicato agli artisti una commossa standing ovation.

L.P.
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