Durissimo attacco al trapper Sfera Ebbasta da parte di Donatella Magagnini, madre di Daniele Pongetti, uno dei sei morti nella strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo.

"Premetto che la mia considerazione per Sfera è meno di zero - attacca la donna in un lungo post comparso sulla pagina Facebook "Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra" -, ma questo essere comincia a farmi incazzare. Prima di tutto perché si è fatto vivo solo dopo molti giorni dalla tragedia. Poi per salvarsi la faccia si è tatuato le stelline e ancora dopo mi ha fatto pervenire una sua lettera privata scritta e firmata in stampatello dove diceva che lui era molto provato e pronto a mettersi a disposizione per qualsiasi cosa. Dopo poco ha pubblicato la stessa lettera sui social", dove "terminava ricordando le date dei suoi concerti così come se niente fosse accaduto".

"Ecco caro Sfera - prosegue la donna - colgo l'occasione per risponderti sui social è più cool... Se davvero eri così addolorato e colpito dell'accaduto io al tuo posto, se è vero che stavi arrivando alla Lanterna, sarei venuto a verificare sul posto a vedere che era successo".

"A te - si legge ancora nel post - non riesco nemmeno a considerarti, ma ce l''ho a morte con i tuoi collaboratori, i tuoi manager, la tua casa discografica... Penso che sia il loro lavoro preoccuparsi di organizzare al meglio i tuoi concerti o djset...Verificare i locali dove devi cantare. Eh sì perché la tua fama è mondiale e non puoi cantare in ex magazzini".

"Tu e i tuoi collaboratori - conclude - imparate a non giocare con i sogni dei ragazzini che pur avendo pagato sono stati presi in giro e sono morti nell'attesa che tu arrivassi".

"Ciao Gionata in bocca al lupo per la tua carriera da grande artista", l'amaro commento. E ancora: "Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla tua coscienza 6 morti".

Nel frattempo proseguono sul caso le indagini della Procura di Ancona, che intende ascoltare in merito anche il noto trapper.

L'inchiesta vede al momento nove persone indagate (più un minorenne), e sono ancora in corso controlli sul numero di biglietti venduti e delle persone presenti nel locale nella notte della tragedia, quella fra il 7 e l'8 dicembre scorso.

(Unioneonline/v.l.)
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