La sala dell'ExMa, 160 comodi posti, si è rivelata troppo piccola per accogliere tutti gli appassionati del gospel (gratuito), e chi non aveva prenotato si è dovuto accontentare, si fa per dire, di leggere il cartello affisso sul cancello, chiuso, della sala: "La capienza massima della sala è stata raggiunta".

È successo s Serramanna, ieri, dove il concerto del gruppo newyorkese Uni.Soul è stato, per usare le parole dell'assessore alla Cultura Guido Carcangiu, "sold out".

Tutto esaurito, insomma, e il particolare ha fatto rumore e alimentato le critiche di chi, come il consigliere di minoranza Carlo Pahler, ha auspicato "l'uso di una sala più grande, come la chiesa di San Leonardo, per le iniziative future".

Alle lamentele, che si sono spinte anche più avanti ("L'Amministrazione ha consentito l'ingresso a parenti e amici"), risponde l'assessore Carcangiu: "Le polemiche, fomentate per lo più a fini politici lasciano, il tempo che trovano, siamo dispiaciuti invece per chi si è recato al concerto senza poter partecipare, ignaro della necessità di prenotarsi. Lavoreremo per evitare che criticità come questa di ripetano in futuro".

"L'evento - aggiunge l'assessore - ha fatto registrare una sala gremita e partecipe: anche quest'anno la serata dedicata al gospel ha avuto un grandissimo successo".
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