Non cambiano l’eleganza e l’autorevolezza della conduttrice Franca Leosini, ma piuttosto il ritmo e lo spazio concesso alla ricostruzione del caso di cronaca avvenuto a Erba che l'11 dicembre 2006 scosse l'Italia, con le morti del piccolo Youssef Marzouk, della mamma Raffaella Castagna, di Paola Galli e Valeria Cherubini.

Ma soprattutto, contrariamente al modulo consueto di "Storie maledette", sul banco degli imputati della signora italiana del giallo italiana, non c'è un colpevole da inchiodare alle proprie responsabilità con garbo ma senza sconti, ma gli unici due sopravvissuti Pietro e Beppe Castagna.

Forse perché l'intento non dichiarato dello speciale è quello di tracciare una linea definitiva sul caso, mentre qualcuno vorrebbe rimettere in dubbio la verità processuale e le due condanne all’ergastolo imposte a Olindo Romano e Rosa Bazzi.

Teorie che vengono smontate da Franca Leosini, senza nemmeno citare le altre due trasmissioni televisive - "Le Iene" e il documentario andato in onda su Nove - che hanno riaperto il dibattito tra colpevolisti e innocentisti, e ventilato l’ipotesi di un complotto contro i due colpevoli della strage.

(Unioneonline/b.m.)
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