Mentre altri grandi come Robert Redford annunciano l'addio alle scene, Clint Eastwood non sembra essersi stancato di fare cinema e torna nelle sale americane il prossimo 13 dicembre con una storia - vera - che ha per protagonista un suo quasi coetaneo, incappato nel mondo del crimine dopo una vita segnata da tanti chiaroscuri.

Il protagonista è Earl Stone - nella realtà l'ottantenne Leo Sharp - che dopo essere rimasto al verde si ritrova a fare da corriere della droga per un cartello messicano, attirando su di sé l'attenzione di uno scrupoloso agente della Dea.

Se i problemi finanziari vengono presto risolti, per l'arzillo corriere inizia un'avventura nel mondo del crimine che si concluderà con l'arresto.

Una storia americana, di quelle che Eastwood ha già sapientemente raccontato in tanti film, e un personaggio costretto a fare i conti con il proprio passato e tanti irreparabili errori, oltre che con la legge.

Un'occasione per ribadire che la realtà supera spesso la finzione, e può dare alla fabbrica dei sogni dei soggetti che nessuno sceneggiatore saprebbe scrivere meglio.

E la vita di Leo Sharp è certo degna di un film: veterano della seconda guerra mondiale con tanto di medaglia al valore e poi orticoltore e inventore del fiore Ojo Poco, giardiniere per la Casa Bianca e infine trafficante per il cartello messicano della droga per oltre dieci anni, fino all'arresto nel 2011 e alla condanna a tre anni, non scontata per motivi di salute.

Leo Sharp è morto nel 2016, ma rivivrà al cinema con il volto inimitabile di Clint Eastwood.

(Unioneonline/b.m.)
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