"Colette" è un biopic in perfetto stile di commedia in costume, dedicato alla figura della scrittrice francese Gabrielle Colette e al suo alter ego letterario Claudine, figura femminile in anticipo sui tempi, spregiudicata, libera, controcorrente, fiera della propria bisessualità e precorritrice dello spirito femminista.

A interpretarla, in questa pellicola diretta da Wash Westmoreland e presentata al Torino Film Festival e al prestigioso Sundance Festival, è l'attrice inglese Keira Knightley, secondo i media anglosassoni già in odore di Oscar.

E il film è quanto mai attuale, in linea con le rivendicazioni di movimenti come #MeToo e con il generale spirito di rivendicazione delle donne al rispetto e al riconoscimento della piena uguaglianza di genere.

Sullo schermo scorrono le vicende personali di Gabrielle Colette, costretta inizialmente a essere la ghostwriter del marito Willy, e insieme un affresco corale della Francia di primo '900, tra feste sfrenate e spettacoli al Moulin Rouge che fanno da contraltare a una mentalità diffusa bacchettona e moralista.

Dopo essersi emancipata dal controllo del marito e aver gridato al mondo di essere la vera autrice della fortunata serie di romanzi che hanno per protagonista la giovane Claudine, Gabrielle Colette diventa l'idolo delle lettrici francesi, ma al contempo si infrange il suo rapporto con il marito pigmalione Willy.

(Unioneonline/b.m.)
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