Armando Anthony “Chick” Corea, una leggenda del jazz, uno dei pianisti che è già entrato nella storia della musica.

Osannato e amato da milioni di fans in tutto il mondo, propone uno stile interpretativo unico che gli ha consentito, nella sua ultracinquantennale carriera, di vincere ben 22 Grammy Award.

Oltre ad essere uno dei più influenti e famosi tastieristi fusion, è considerato anche uno dei più virtuosi utilizzatori di tastiere elettroniche, in special modo il Fender Rhodes, da lui sperimentato per la prima volta durante il periodo con Miles Davis.

Classe 1941, a 25 anni debutta nel mercato discografico con “Tones For Joan's Bones”. Nel 1972 sposa la musicista Gayle Moran e nel 1975 arriva il primo Grammy Award con una delle sue prime band, Return to Forever, per l'album “No Mystery”. Nel 1976 con l'album “The Leprechaun” vince il secondo Grammy Award ed un brano dell'album intitolato "Leprechaun's Dream" si aggiudica il Grammy per il miglior arrangiamento strumentale. E altri riconoscimenti ancora, nella lunga carriera dell'artista statunitense di origine italiana. Nel 1978 il Grammy Award va al suo album “Friends”, mentre verso la fine degli anni settanta, Corea inizia a collaborare con il vibrafonista Gary Burton, con il quale incide numerosi album tra cui “Duet” ed “In Concert, Zürich, October 28, 1979” che vincono ancora il prestigioso riconoscimento. Nel 1993 si aggiudica la Targa Tenco per la canzone “Sicily”, interpretata con Pino Daniele.

È stato fondatore e membro dei gruppi Chick Corea Elektric Band e Chick Corea Akoustic Band, anche questi pluripremiati a livello mondiale.

Nel 1998 partecipa all'album “Like Minds” di Gary Burton, con Pat Metheny, Roy Haynes e Dave Holland, trionfando ai Grammy di quell’anno.

Chick Corea in una vecchia immagine (foto Pixabay)
Chick Corea in una vecchia immagine (foto Pixabay)
Chick Corea in una vecchia immagine (foto Pixabay)

Uno dei suoi pezzi più famosi è “Spain” e l'album “Corea.Concerto” con la London Philharmonic Orchestra vince l’oscar della musica come miglior arrangiamento strumentale nel 2001.

Altri suoi capolavori sono “500 Miles High”, “La Fiesta” e “Windows”, diventati nel tempo pietre miliari degli standard jazzistici suonati in tutti i Continenti.

È, tra l'altro, anche uno dei più noti rappresentanti della Chiesa di Scientology nel mondo alla quale si avvicina alla fine degli anni ’60.

E anche nella sua tappa in Sardegna, dopo il concerto di Mogoro, ha accolto e salutato il gruppo sardo di fedeli del movimento religioso, fondato da Ron Hubbard nel 1954, cappeggiato dal Presidente regionale Nicola Oi.

Da sinistra Chick Corea e a destra Nicola Oi
Da sinistra Chick Corea e a destra Nicola Oi
Da sinistra Chick Corea e a destra Nicola Oi

Un pubblico entusiasta e incredulo di poter incontrare e ascoltare un mito vivente del jazz, un mostro sacro della musica dall’animo gentile e dallo spirito vivace, sempre con il cuore aperto al mondo. Cuore che apre in esclusiva anche ai lettori di UnioneSarda.it.

Lei è un vero e proprio mito per milioni di cultori e appassionati di jazz in ogni angolo del mondo. Che effetto le fa questa incredibile notorietà planetaria?

“Sono sempre molto contento quando vedo il pubblico che viene ai miei concerti. Considero un onore il fatto di essere capace di fare musica per le persone ovunque. Era il mio obiettivo quando ero ragazzo ed è davvero gratificante osservare che succede ancora”.

Le origini italiane della sua famiglia hanno influenzato il suo stile musicale?

“È difficile definirne gli effetti con esattezza. Le origini della mia famiglia sono Italiane, ma le mie origini culturali e spirituali sono universali, così come sono universali gli effetti di tutta la Musica e l'Arte”.

Ha mai pensato di suonare una sonata di Beethoven o di mozart e che rapporto ha con la musica del repertorio accademico?

"Mi piace studiare i compositori classici: Mozart e Scarlatti sono due dei miei preferiti. Li suono per apprenderne l'estetica, ma non mi considero un "pianista classico".

Pensa sia giusto studiare il jazz nei Conservatori e come si può imparare l'improvvisazione a scuola se non si nasce con questo straordinario dono?

“Tutte le abilità possono essere imparate con l'apprendistato, che sia a scuola, in un Conservatorio o per strada. La cosa più importante per la musica e per il vivere è in che modo studiare. Io penso che tutti possano riuscire a fare qualsiasi cosa se sanno come impararla. La Musica e l'Arte sono innate in ogni essere umano. Devono essere scoperte e alimentate”.

Lei ha suonato con i più grandi jazzisti di tutti i tempi e ha contribuito all'affermazione di nuovi straordinari talenti della scena musicale mondiale. Ci vuole raccontare un ricordo particolare di uno dei grandi artisti con cui ha lavorato?

“Miles Davis è stato il più grande esempio di integrità artistica. Creava la sua musica in qualsiasi differente modo lui scegliesse. Il suo obiettivo era di comunicare con la massima qualità possibile”.

Lei è uno dei fedeli della Chiesa di Scientology più celebre a livello internazionale. Quanto la scoperta delle opere di Ron Hubbard ha ispirato le sue straordinarie composizioni?

"L. Ron Hubbard e il grande retaggio che ha lasciato sono stati una grande ispirazione per me fin da quando ho scoperto i suoi libri e conferenze nel 1968. Mi piace che lui non ti chieda di "credere" in ciò che dice: ti incoraggia semplicemente a trovare la verità che è dentro di te. Il suo esempio mi ha aiutato a trovare le mie mete e i miei sogni e acquisirne certezza".

In virtù della sua esperienza in Scientology Lei ha dichiarato negli anni '70: "Non volevo più soddisfare me stesso. Volevo veramente connettermi con il mondo e fare in modo che la mia musica significasse qualcosa per le persone". Un pensiero meraviglioso che renderebbe il mondo più profondo, attento e sensibile. Si può continuare a sperare che la musica possa migliorare l'animo umano?

“La musica e l'arte ci uniscono come esseri umani nella maniera più positiva. Tutti noi ci battiamo per essere felici e capaci di rendere gli altri felici: la musica rappresenta la lunghezza d'onda che trasporta questo legame tra le persone in modo bello e naturale. Sono onorato di poter contribuire alla vita in quanto musicista. Grazie per le sue domande e per l'interesse”.

L.P.

(musicista)
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