Arriva stasera (domenica 11) a Cagliari, con un'unica imperdibile data in Sardegna, il chitarrista australiano Tommy Emmanuel, tra i massimi interpreti della chitarra acustica a livello mondiale, uno dei mostri sacri delle sei corde oggi in attività.

Torna nell'Isola, dopo lo straordinario successo di due anni fa che l'ha visto tra i protagonisti del festival Karel Music Expo, per un live di straordinario interesse in programma alle ore 19 presso l'auditorium del Conservatorio di Cagliari.

Il concerto, organizzato da Mota Music Fest con la direzione di Andrea Pica chitarrista, compositore e produttore olbiese molto attivo in Sardegna e nella Penisola, è una delle tappe italiane del tour di presentazione della sua ultima fatica discografica, l'album Accomplice One, dato alle stampe lo scorso 19 gennaio per la CGP Sounds, lavoro al quale hanno partecipato illustri nomi della scena musicale mondiale, tra i quali Mark Knopfler, Jorma Kaukonen, Jake Shimambukuro, Rodney Cowell e Jerry Douglas, il più importante dobroista vivente, vincitore di ben 14 Grammy Awards, che proprio nella data isolana condividerà il palco con Emmanuel.

Aprirà l'evento il chitarrista olbiese Marino De Rosas, virtuoso delle sei corde e tra i maggiori esponenti del repertorio sardo rielaborato in chiave moderna e contaminata con l'utilizzo di accordature aperte suggestive e originalissime, in procinto di pubblicare il suo nuovo lavoro discografico, che di recente è tornato sulla scena con il primo singolo dell'album in uscita, Genna Silana, ascoltabile sulle maggiori piattaforme di musica in streaming on demand.

Tommy Emmanuel, classe 1955, australiano nativo di Muswellbrook, è noto soprattutto per la sua abilità tecnica nel fingerstyle.

Il musicista ha ridisegnato uno stile che, grazie alle sue performance, ha cominciato ad appassionare ed emozionare un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. Il talento di questo autentico fuoriclasse, insieme a un impatto scenico ed emozionale che trascende il lato puramente tecnico, rende i suoi concerti unici ed irripetibili, carichi di energia e coinvolgenti.

Esecutore e compositore di gran parte dei brani che compongono il suo brillante repertorio, conta al suo attivo più di venti album e innumerevoli riconoscimenti, tra i quali una nomination al Grammy Award nel 1998 con Chet Atkins per l'album "The Day Fingerpickers took over the world", la vittoria del Nammy (Nashville Music Award) nel 1997, e la medaglia dell'Order of Australia per i suoi meriti artistici e per il suo contributo nel sociale come sostenitore di Kids Under Cover, un'organizzazione non-profit a supporto dei giovani senzatetto.

Tommy Emmanuel ha voluto ospitare per questo evento Jerry Douglas, l'artista originario dell'Ohio che rappresenta per la chitarra resofonica quello che era Jimi Hendrix per la chitarra elettrica, elevando, trasformando e reinventando continuamente lo strumento e la tecnica ad esso legata. Definito dal New York Times l'impareggiabile maestro contemporaneo del dobro, Jerry Douglas è un artista indipendente i cui album incorporano elementi di bluegrass, country, rock, jazz, blues e musica celtica. Con il suono del suo dobro ha contribuito alla realizzazione di oltre millecinquecento album, sia come solista che come membro di gruppi rivoluzionari come J.D. Crowe & the New South, i Country Gentlemen e gli Earls of Leicester, sia in qualità di session man con artisti del calibro di Garth Brooks, Paul Simon, James Taylor, Elvis Costello, Earl Scruggs e Ray Charles.

Dal 1998 è, inoltre, un componente stabile di "Alison Krauss and Union Station featuring Jerry Douglas", sia dal vivo che nei numerosi album del gruppo.

Douglas ha inoltre prodotto album per Alison Krauss, la Del McCoury Band, Maura O'Connell e Jesse Winchester ed è il codirettore musicale dell'acclamata serie televisiva della BBC "Transatlantic Sessions".

L.P.
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