È anzitutto una netta presa di distanze quella di Rose McGowan nei confronti dell'ex amica e collega Asia Argento, consapevole dei gravissimi contorni che sta prendendo la vicenda del presunto abuso sessuale nei confronti del giovane attore Jimmy Bennet.

Certo c'è in gioco anche la credibilità del movimento #MeToo contro gli abusi sessuali, che vede tra le principali promotrici proprio Asia Argento e Rose McGowan.

La vittima che diventa carnefice, verrebbe da dire, ovvero l'attrice italiana che ha denunciato di aver subito una violenza sessuale dal produttore cinematografico Harvey Weinstein, rischia ora di vedersi addossata la medesima accusa: aver molestato il collega Jimmy Bennet quando questi era minorenne.

"È triste perdere un'amicizia, ma cosa ancora più triste è quello che è successo a Jimmy Bennet - si legge nella lunga dichiarazione di Rose McGowan - Se il caso dell'estorsione sia vero o no, resta ingiusto. È il tipo di cosa contro cui combatto al fianco di tante persone".

Nessuno sconto quindi per l'amica Asia Argento, soprattutto dopo la diffusione degli sms compromettenti ricevuti dalla compagna della McGowan Rain Dove, che proverebbero il pagamento del silenzio di Jimmy Bennet da parte dell'attrice italiana.

"Non ci dovrebbe nessuna tolleranza per un'aggressione sessuale - prosegue McGowan - (...) la vicinanza alla vittima o l'essere testimoni diretti di un evento, ci impone di bilanciare il sostegno con la dovuta imparzialità verso un imputato".

Che la giustizia faccia il suo corso, insomma, anche se a salire sul banco degli imputati è chi a sua volta ha subito un'ingiustizia, nel segno di quell'onestà e trasparenza che proprio il movimento #MeToo cerca di difendere.

(Unioneonline/b.m.)

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