"Dichiaro ufficialmente aperta la 75esima Mostra del cinema di Venezia, andiamo!": sono le parole di Guillermo del Toro, presidente della giuria internazionale del concorso, che hanno aperto la grande kermesse lagunare.

Un'edizione, come da promesse, all'insegna dell'impegno politico e sociale, polemiche comprese. Non si era infatti ancora alzato il sipario che il "padrino" delle serate di apertura e chiusura, Michele Riondino, già si era detto contento, da elettore 5 Stelle deluso dall'asse con la Lega, di non incontrare il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che a stretto giro gli ha risposto di volerlo riportare "sulla retta via" e che si è poi presentato al Lido in compagnia di Elisa Isoardi.

Sferzata anche durante la cerimonia inaugurale della kermesse, quando l'attore tarantino ha polemizzato col fatto che "oggi sembra sia diventato più di tendenza guardare le cose di traverso, sembra siano riusciti a convincerci che sia meglio chiuderci in casa".

Ma "chiudersi in casa senza osservare la bellezza della diversità - ha rimarcato - è un brutto film, ma anche i brutti film, per quanto lunghi, poi finiscono".

Stoccata arrivata anche da Vanessa Redgrave, premiata con il Leone d'Oro alla carriera, che sui migranti ha attaccato i governi "che hanno perso il senso della realtà".

Guillermo del Toro al suo arrivo in Laguna
Guillermo del Toro al suo arrivo in Laguna
Guillermo del Toro al suo arrivo in Laguna

Ad aprire il concorso "First Man", di Damien Chazelle. Le pellicole in concorso saranno 21 in tutto, fra cui tre a firma italiana - "Suspiria" di Luca Guadagnino, remake del film di Dario Argento, "Capri-revolution" di Mario Martone e "What you gonna do when the world's on fire?" di Roberto Minervini.

Gosling, in camicia e giacca bianca e panataloni neri, si è concesso a selfie e autografi sul red carpet scatenando i fan che lo invocavano col coro "Ryan, Ryan" quando è dovuto entrare in sala.

Tre gli italiani in gara anche nella sezione Orizzonti, dedicata agli "emergenti": "Un giorno all'improvviso" di Ciro D'Emilio, "La profezia dell'armadillo" di Emanuele Scaringi e "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini, film attesissimo che ha aperto la sezione e ripercorre gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, con Alessandro Borghi e Jasmine Trinca nel ruolo della sorella Ilaria.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA - Un triangolo "lesbo" ambientato nel Regno Unito del XVIII secolo, la storia di una colf messicana e quella di una lobotomia: oggi a Venezia la presentazione in

concorso di tre film importanti: 'Roma' di Alfonso Cuaron, film autobiografico, ambientato negli anni '70 e girato in bianco e nero, che prende il nome dal quartiere di Città del Messico dove è cresciuto il regista ed è ispirato alla storia vera della sua tata; 'The Favourite' di Yorgos Lanthimos che porterà al Lido Olivia Colman ed Emma Stone, protagoniste di un triangolo amoroso assieme a Rachel Weisz, alla corte della regina Anna, nell'Inghilterra di inizio '700; e 'The Mountain' di Rick Alveron, con Tye Sheridan e Jeff Goldblum, ispirato alla vera storia del medico che eseguì con pessimi risultati una lobotomia su Rosemary Kennedy, la figlia di Joseph Kennedy, deciso a reprimere l'instabilità emotiva e la sessualità troppo libera della donna.

FUORI CONCORSO - Fuori concorso passerà anche un documentario di grande attualità girato in Siria da due autori italiani, la giornalista freelance Francesca Mannocchi e il fotografo Alessio Romenzi.

Il documentario, dall'eloquente titolo "Isis, tomorrow - The lost souls of Mosul" si chiede cosa è necessario fare per salvare le centinaia di migliaia di bambini cresciuti per tre anni sotto l'Isis a Mosul e come scongiurare la possibilità che questi bambini siano il terreno fertile del terrorismo di domani.

IL VIDEO CON IL RED CARPET DI RYAN GOSLING:

IN LAGUNA SPUNTA LA BELLA GEORGINA. IL VIDEO:

(Unioneonline/v.l.)
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