"Sii onesta, sii giusta. Lascia che la giustizia segua il suo corso".

Con queste parole Rose McGowan, collega e amica di Asia Argento, al suo fianco durante lo scandalo degli abusi sessuali che ha travolto il produttore Harvey Weinstein e che ha fatto nascere il movimento #MeToo, prende posizione riguardo le accuse che ora toccano in prima persona l’attrice italiana.

Ma questa è solo l'ultima pagina di una storia dai contorni sempre più torbidi, aperta dalle rivelazioni del New York Times secondo cui Asia Argento avrebbe avuto una relazione sessuale con il collega Jimmy Bennett nel 2013, quando questi era ancora minorenne.

Poi si aggiunto il sito Tmz, che ha reso pubblici degli sms dell'attrice italiana a un misterioso interlocutore, nei quali ammetteva i rapporti col giovane collega. E ieri è arrivato l'ennesimo colpo di scena: a ricevere quei messaggi e a renderli pubblici è stata la modella Rain Dove, compagna - guarda caso - dell'attrice Rose McGowan.

Asia Argento e Rose McGowan durante una manifestazione di #MeToo. (Foto Ansa)
Asia Argento e Rose McGowan durante una manifestazione di #MeToo. (Foto Ansa)
Asia Argento e Rose McGowan durante una manifestazione di #MeToo. (Foto Ansa)

Una trama noir degna di Hollywood che si infittisce sempre più, se non fosse che le accuse contro Asia Argento si stanno facendo sempre più pesanti e alle molestie ai danni di un minorenne si aggiunge il pagamento di 380mila dollari per "comprare" il silenzio del giovane Jimmy Bennett a proposito della relazione impropria di 5 anni fa.

Ed ecco la lunga nota di Rose McGowan, con la presa di distanza definitiva dall'ex amica Asia e la difesa dei principi che hanno ispirato il movimento #MeToo.

(Unioneonline/b.m.)

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