Dopo essersi consegnato alla polizia di New York ed essere stato liberato su pagamento di un milione di dollari (la cauzione complessiva ammonta a 10 milioni), Harvey Weinstein continua a dichiararsi non colpevole.

L'ex produttore cinematografico di Hollywood, che nell'ottobre dell'anno scorso è stato travolto dallo scandalo molestie sessuali, è accusato di avere stuprato una donna e di averne forzata un’altra ad avere un rapporto orale.

Per tornare in libertà Weinstein ha accettato di indossare un braccialetto elettronico e di consegnare il suo passaporto.

In attesa del processo che lo vedrà come imputato, non potrà lasciare New York e il vicino Stato del Connecticut.

In un'intervista alla tv americana, Rose McGowan, la donna che ha raccontato di essere stata abusata nel 1997, durante il Sundance Film Festival, non ha nascosto la sua soddisfazione: "È un giorno reale e irreale che non credevo sarebbe mai arrivato. È un momento molto intenso. Stiamo parlando di un uomo che agli Oscar era paragonato a Dio e che, facendo le proporzioni, ha probabilmente abusato di mille donne, visto che hanno avuto il coraggio di parlare solo in cento".

"Ti abbiamo preso", ha poi concluso.

Anche Asia Argento, tra le attrici che hanno dichiarato di essere state vittime degli abusi del produttore e tra le voci del movimento #MeToo, ha commentato la notizia postando su Twitter un articolo di Giulio Cavalli che definisce Weinstein il "lupo cattivo".

All'interprete e regista italiana ha fatto seguito il tweet di Miriana Trevisan, che ha raccontato di essere stata molestata in passato da Giuseppe Tornatore, in cui l'ex protagonista di "non è la Rai" ha auspicato un cambiamento anche nel nostro Paese.

"Arriverà il momento anche in Italia", la risposta della figlia del maestro dell'horror.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata