"Vogliamo allestire a Orani una sorta di accademia. Non ci limiteremo a un'iniziativa sporadica. D'altronde, questo è un organo eccezionale per i nostri allievi. Un unicum a livello nazionale".

Il docente del Conservatorio di Cagliari, Angelo Castaldo, è euforico, e tratteggia un futuro roseo per lo strumento musicale realizzato nel 1732 e incastonato nella chiesa di San Giovanni Battista. La recente manifestazione "Boghes e organos" ne ha di fatto sancito una nuova vita, dopo un secolo di inutilizzo. "Adesso quest'organo diventerà un'attrattiva per il nostro paese", dice il sindaco Antonio Fadda.

Quasi tre secoli di storia. La data è lì, impressa: testimonia la sua esclusività. L'organo a canne si presenta in ottimo stato, perfettamente funzionante. Una gioia per veri intenditori.

E un richiamo non solo turistico. La volontà dell'amministrazione comunale è chiara: si punta a restituire l'organo alla comunità, in modo da renderlo fruibile anche ai giovani del paese. A tal proposito, i docenti del Conservatorio daranno una grossa mano: diffonderanno i segreti di un organo composto da 369 canne e nove registri, arricchito da due porte dipinte, raffiguranti Santa Cecilia e Santa Barbara.

"In questo 2018 andremo spesso a Orani - aggiunge angelo Castaldo - abbiamo in programma diverse iniziative. Messe suonate, brevi concerti, attività mirate: il Conservatorio manterrà alto l'interesse intorno a uno strumento vivo".
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