Non ha deluso le aspettavive il concerto del maestro Goran Bregovic, evento clou della terza giornata della 22esima edizione della Sagra delle Olive.

Due ore di un concerto quello tenuto tra gli oltre 700 ulivi plurisecolari de s'Ortu Mannu, capace di coinvolgere oltre quatromila persone pronte a saltellare e farsi pervadere da ogni singola nota scandita dall'immancabile "Wedding and Funeral Band".

E il maestro bosniaco, in total look bianco, non si è certo risparmiato regalando ai tanti presenti il classico ma sempre originale mix di folk balcanico e musica elettronica, i temi sacri e impegnati e quelli più leggeri scanditi da ritmi sempre frenetici.

"Siamo qui appositamente per il maestro che seguiamo dovunque ci è possibile", dicono entusiasti Salvatore Ruiu e la compagna, arrivati per l'occasione da Alghero.

"Non conoscevamo la Sagra delle Olive ma dobbiamo ammettere che il voto da assegnare è un bel 10 più. Splendida la disponibilità delle tante associazioni, impareggiabile la location per non parlare dei menù proposti: squisiti. Unico neo forse le poche informazioni per raggiungere l'uliveto, ci siamo persi e abbiamo dovuto chiedere più volte l'itinerario esatto".

Non può che essere soddisfatto l'assessore agli eventi Fabio Bernardini che da dietro il palco ammira la fiumana di appassionati scatenarsi ai ritmi travolgenti dettati da Bregovic e soci: "Il percorso scelto inizia a dare i suoi frutti, - commenta - non era scontata una presenza di questo tipo seppur per un grosso calibro come Goran Bregovic. Era una scommessa, possiamo dire che è stata vinta".
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