Un inno al riscatto e alla speranza che si alza sullo sfondo di toccanti reportage fotografici, testimonianza di un'umanità alla ricerca di un futuro: "Nessuno Mai" è l'ultimo singolo dei Train To Roots, la band sarda che negli ultimi anni si è imposta sulla scena reggae internazionale con produzioni e performance live che hanno impressionato pubblico e esperti del settore.

Una vera e propria "immigrant song" cantata a tre voci insieme a Bunna degli Africa Unite, parole forti che non lasciano spazio a molte interpretazioni, chiare e decise, così come vere e intense sono le immagini nel videoclip del brano realizzato da legvideo, una pagina destinata a lasciare un segno nel reggae e in generale nella musica italiana.

Il brano anticipa di pochi giorni l'uscita di Declaration N. 6, sesto ed attesissimo album della band, in uscita il prossimo 20 ottobre, incentrato sul roots rock reggae e volto ad approfondire tematiche quali il crescente razzismo degli stati europei come reazione al fenomeno della migrazione di massa dal nord Africa fino a temi di accrescimento spirituale e di consapevolezza dell’importanza della contrapposizione ad una società molto più estetica che etica.

Undici tracce inedite arricchite dalla preziosa partecipazione di Bunna e di Eugenio Finardi, cantautore milanese pietra miliare della scena rock sperimentale e progressiva negli anni '70 che ha cantato, traducendoli in italiano, alcuni versi di una celebre canzone di protesta della tradizione sarda: "Procurare e moderare".

Declaration N. 6 esce in Italia per INRI e verrà distribuito globalmente da VPAL, parte dell'etichetta reggae più importante del mondo, VP Records.

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(Redazione Online/v.l.)
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