Le ultime due vittorie risalgono allo scorso 3 dicembre all'ippodromo di Villacidro, ma per il pallottoliere di Sandro Gessa, il fantino 37enne di Marrubiu (Oristano), sono già 200 i podi totalizzati, tra cui Chilivani, in sella a Ussarus.

Cinque volte al palio di Asti ma mai da vincitore, trionfatore a Napoli e al prestigioso palio di Fonni, dove ha difeso i colori del suo Comune, Gessa consiglia a ogni ragazzo questo sport, perché "insegna a vivere e i veri valori".

Anche per questo il Consiglio comunale di Marrubiu gli consegnerà una targa per celebrare le sue 200 corse vittoriose, come "esempio di costanza e dedizione al proprio lavoro".

LA SUA STORIA - "Non ci avrei mai creduto quando, a 14 anni, ho conosciuto i cavalli grazie al mio compagno di classe Giovanni e a suo padre Rinaldo, che non c'è più - ha raccontato il fantino, che delle corse in sella a puledri di razza ha fatto poi una professione - quando ho partecipato con un cavallino della Giara a una corsa a Chilivani, ho giurato che non avrei più lasciato questi splendidi animali".

Due anni dopo Gessa è entrato nella scuderia di Antonio Efisio Pinna di Terralba, di cui ora è primo fantino. Poi alcuni anni a Milano e uno a Siena con il cavallo Aniceto, con cui ha iniziato a montare a pelo, e nel 2006 ha vinto il primo palio di Asti. E ad Asti Gessa è tornato altre quattro volte, dal 2015 al 2018, ma non ha mai vinto.

Dal 2015 ha rifrequentato i Pali dopo una pausa, "periodo in cui mi sono fatto conoscere in tutta Italia per le vittorie in tante corse", fra cui il palio di Casale d'Elsa nel 2006, Mordano nel 2007, il Gran Premio d'Italia a Napoli nel 2011 con Orsinio , il primo posto negli Emirati Arabi nel 2014, e nel 2015 ha portato al trionfo il Comune di Marrubiu a Fonni.

Ma per Gessa la vittoria più importante resta quella del 2008 a Sassari: "La mia prima corsa classica importante. Ero teso. Il fantino esperto Angelo Godano mi ha consigliato di prendere la discesa e non guardare mai indietro. Aveva ragione. Ho vinto".

IN SIMBIOSI CON IL CAVALLO - "Il cavallo è la mia vita - racconta - Mi ha insegnato a non arrendermi mai. Sei solo con lui contro tutti. Quando perdi è solo colpa tua. Con te solo il tuo cavallo. Basta una nuova vittoria per riprendere a lottare. Questo sport non è solo passione, ma una malattia, un'ossessione, non puoi farne più a meno".

E l'animale rimasto nel cuore di Gessa è Orsinio, ora a riposo: "L'ho domato. Avevo un feeling con lui. Si inchiodava dopo aver superato gli avversari. Lo lanciavo solo prima del traguardo".

E ora il riconoscimento del comune di Marrubiu, come spiega il sindaco Santucciu: "Nell'ultima seduta di Consiglio dell'anno consegneremo una targa a Gessa per le 200 vittorie. Un professionista serio ed eccellente, esempio per tutti i nostri giovani: col sacrificio si ottengono grandi risultati".
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