Che il Covid abbia compiuto disastri economici e occupazionali in ogni settore ormai è cosa nota, ma a quello dell'installazione delle luminarie non ci s'era proprio pensato. In effetti però, come ricorda la deputata di Fratelli d'Italia Carmela Bucaro in un'interrogazione rivolta al ministro del Lavoro, «per detto settore, le feste patronali costituiscono la fonte principale di introiti» specialmente in un paese di poeti, santi e navigatori, feste che a causa dell'emergenza sono state sospese fino a nuovo ordine. La «mancanza di certezze sulla ripresa dei lavori», fa notare la Bucaro, «è dovuta al fatto che, nei luoghi e contesti sociali dove opera il settore installazioni luminarie si manifestano sicuri assembramenti», e per questo chiede «un sostegno specifico per questa categoria di lavoratori la cui attività è inevitabilmente legata alla ripresa del settore al fine di non costringere le imprese a licenziare» i propri addetti «rischiando di disperdere le professionalità acquisite». Fino a cessato allarme non resta dunque per gli installatori di luminarie (ma anche per tutti noi) che rivolgersi al Santo di turno, rigorosamente a luminarie spente.

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