"Il decreto che andiamo a convertire, colleghi, rappresenta un nuovo tassello di un puzzle complicato: mettiamo in campo altri soldi, 400 milioni di euro, per consentire ad Alitalia di proseguire la sua attività; poniamo un termine di sei mesi per consentire all'attuale commissario di espletare le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali". Così oggi in Aula alla Camera il deputato sardo del Movimento 5 Stelle Bernardo Marino, intervenuto durante la discussione generale sul decreto-legge che assicura la continuità dei serivizi della compagnia di bandiera, in prima lettura a Montecitorio. Dopo un lungo ciclo di audizioni in commissione Trasporti, il testo attende ora il via libera dell'Assemblea, per poi essere trasmesso al Senato. "L'esame in commissione", ha spiegato Marino, che, come membro della maggioranza, si è speso a sostegno del testo, "ha consentito peraltro di apportare significative modifiche in senso migliorativo sotto il profilo del controllo parlamentare dell'azienda e questo grazie anche al confronto costruttivo che in commissione c'è stato tra le forze di maggioranza e di opposizione".

"E un'altra modifica importante riguarda gli interventi di riorganizzazione, perché mettiamo nero su bianco ciò che i rappresentanti dei lavoratori hanno più volte rimarcato durante le audizioni, che cioè si tenga conto dei livelli occupazionali e dell'unità operativa dei complessi aziendali", ha aggiunto il deputato pentastellato. "È chiaro che il tentativo è quello di rilanciare la compagnia in un mercato, qual è quello del traffico aereo, che presenta tassi di crescita impressionanti in prospettiva, a detta di tutti gli analisti".

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