L'Imo (International Maritime Organization) ha imposto l'obbligo, dal primo
gennaio 2020, di ridurre gli ossidi di zolfo emessi dalle navi adibite al trasporto marittimo dell'85%: ciò comporta costi più elevati e impone alle compagnie di navigazione un adeguamento (al rialzo) del tariffario. A unirsi alle proteste dei parlamentari sardi, questa volta è stato il deputato della Lega Guido De Martini che ha interrogato, con un atto a risposta scritta (4-04340), la titolare del ministero delle Infrastrutture Paola De Micheli per chiedere di evitare ulteriori aggravi per il settore dell'autotrasporto. L'adeguamento tariffario operato dalle compagnie marittime, ha avvertito il rappresentante del Carroccio, si ripercuoterà sugli autotrasportatori che viaggiano sulle navi delle linee merci del Mediterraneo, con un incremento stimato di circa 8 euro a metro lineare per ciascun rimorchio, la cui tariffa media di trasporto passerà dagli attuali 400 euro a 500 euro. Per una regione come la Sardegna, ha lamentato De Martini, l'incremento tariffario si tradurrà in una vera e propria stangata, tanto per gli autotrasportatori sardi quanto per i cittadini sardi, che subiranno in modo indiretto un danno economico.
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