"Gli aumenti per chi trasporta merci da e per l'isola - in media del 25 per cento - si tradurranno in una
guerra tra poveri": è il monito lanciato dalla leghista Lina Lunesu, senatrice sarda che, negli ultimi mesi, ha dimostrato con una serie di iniziative parlamentari di essere particolarmente legata al tema della mobilità sarda. Il commento della parlamentare è arrivato in comunicato stampa del suo partito, alla vigilia dell'entrata in vigore di un regolamento europeo che, dal 1° gennaio 2020, imporrà la riduzione globale delle emissioni di anidride carbonica attraverso l’uso di carburanti contenenti basse concentrazioni di zolfo: un intervento che, secondo Lunesu, finirà per avere un effetto negativo sulla filiera del trasporto merci, "che vedrà le aziende sarde che importano o esportano aumentare a loro volta il prezzo dei beni per far fronte ai rincari del trasporto, a completo svantaggio del consumatore sardo, chiamato a pagare il conto finale". "Ancora una volta l'Europa è matrigna con l'Italia e con i sardi mentre il governo centrale fa finta di niente", ha commentato duramente la senatrice sarda, che ha infine invitato l'esecutivo "a ricordarsi dei cittadini e contribuenti sardi", trovando una soluzione "rapida, efficace ed equilibrata".
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