La pratica del naturismo può costare cara. Lo denuncia con un’interrogazione ai ministri della Giustizia, dello Sviluppo economico e della Cultura la deputata del Movimento 5 stelle Stefania Ascari che ricostruisce la storia normativa del nudismo: da atto contrario alla pubblica decenza, reato penale punito con un’ammenda, è diventato
un illecito amministrativo grazie a un decreto legislativo del 2016 che lo ha depenalizzato, generando un effetto paradosso. Oggi, se si prende il sole in costume adamitico in un luogo ove non sia consentito, si rischia una multa molto salata alla quale non conviene opporsi a causa dei costi elevati del ricorso. Fino al 2016 invece, la denuncia per nudismo veniva sistematicamente archiviata dal giudice su richiesta del pm che l’aveva ricevuta. La deputata informa inoltre che: in Europa i naturisti sono 20 milioni, in Italia 500mila; non esiste una legge nazionale che ne regolamenti la pratica mentre la Sardegna ne ha una (la 16 del 2017, art. 36); sembra “siano state elevate decine di sanzioni a ignari turisti che si trovavano a prendere il sole nudi”. La Ascari chiede quindi al governo un intervento normativo di rango nazionale; nel dubbio, forse meglio astenersi!
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