Ci sono gli incentivi occupazionali per chi assume giovani under 35 con un contratto a tempo indeterminato al centro del question time interno alla maggioranza, svolto giovedì in commissione Lavoro a Montecitorio. Il sottosegretario al Lavoro Stanislao Di Piazza - in quota 5 stelle - ha risposta a un'interrogazione presentata da Antonio Viscomi (5/02032), del Partito democratico, sulla misura, già prevista dalla scorsa legge di bilancio e rinnovata per la prossima, che riserva 500 mln di euro per l'assuzione di giovani lavoratori privi di un impiego da almeno sei mesi, residenti in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Questi incentivi, come ricordato nel testo dell'interrogazione, possono essere impiegati anche come esonero integrale della quota di contribuzione a carico del datore di lavoro privato.

L'Anpal, con decreto 178/2019, ha istituito la misura prevista dalla legge di bilancio con il nome di "incentivo occupazione sviluppo Sud" limitandola, però, alle sole assunzioni effettuate dal 1° maggio al 31 dicembre 2019 e riducendo così le risorse da 500 a 120 milioni di euro. Come sottolineato dagli interroganti, molti imprenditori hanno effettuato le normali assunzioni a partire già dal 1° gennaio del 2019 ritenendole idonee a beneficiare dell'incentivo, come del resto era stato previsto proprio dalla legge di bilancio per il 2019.

Nella risposta, Di Piazza ha chiarito che l'incentivo in esame è stato esteso anche alle assunzioni precedenti la data del 1° maggio. Con il decreto direttoriale 311/2019, l'Anpal ha regolarizzato questa situazione, tanto che l'Inps, nel luglio scorso, con una circolare ha fornito le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura di esonero contributivo. Prima di concludere la sua risposta, il sottosegretario ha voluto ricordare che gli incentivi sono stati confermati nella legge di bilancio 2020, ora al vaglio del Senato. Soddisfatto Viscomi, che ha suggeirto, per il futuro, un migliore e più stretto coordinamento tra il ministero e gli altri enti coinvolti nelle politiche relative al mercato del lavoro.
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