Un evento legato alla tradizione agropastorale del paese che si ripete con la formula attuale ormai da 21 anni ma che era, spiega il presidente della Pro Loco Maurizio Pintus "appuntamento irrinunciabile fin dal dopo guerra quando Musei e il parco Etfas fungevano da centro di direzionale del settore dell'allevamento e della trasformazione casearia di tutta l'area dell'iglesiente".

Si tratta della "Sagra della Pecora" appuntamento gastronomico arrivato alla 21esima edizione e organizzato come ogni anno dalla Pro Loco all'ombra dei 4 enormi silos del parco eretti nel 1938 per stoccarvi il foraggio atto al nutrimento del bestiame di tutta la zona.

Anche stavolta gli organizzatori sono certi di riempire la mega tavolata da 450 posti (600 i pasti serviti in genere) per la cena che si svolgerà sabato alle 20 con tanto di servizio ai tavoli ed intrattenimento folk con le launeddas e l'organetto di Asael e Bruno Camedda.

In precedenza, alle 18, l'apertura del museo dell'agricoltura. E' ovviamente la pecora a dominare il menù della cena con la classica ricetta "al cappotto" (bollita con cipolle e patate lesse) e gli arrosti di coscia imbottita ai quali si aggiungerà l'altrettanto classico piatto di malorredus al sugo. Una tradizione conviviale che, dice ancora il presidente della Pro Loco "rappresenta un'occasione per gustare in serenità ricette semplici e tradizionali rimaste inalterate per tantissimi anni".
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