Dopo l'esposizione al sole avverto prurito soprattutto alle gambe e al collo. È possibile sia allergia ai raggi ultravioletti?

Si può inquadrare il caso come fotoallergia, comunemente conosciuta appunto come allergia al sole. Le forme più frequenti sono la dermatite polimorfa solare, molto comune nelle donne e, pare anche, nei fumatori. Altre forme fotoallergiche possono essere invece il risultato di un'interazione tra sole e sostanze chimiche o farmaci applicati sulla cute o anche assunti per altra via.

Esiste poi una vera orticaria solare, più rara. Un ruolo importante comunque sembra essere giocato in tutte le forme di fotoallergia da specifici tratti ereditari. Sulla cute queste patologie si presentano con eritema (cute rossa), prurito spesso intenso, oppure senso di bruciore che accompagnano la comparsa dei pomfi. Queste manifestazioni possono insorgere poco dopo l'esposizione al sole oppure anche dopo alcune ore. Per prevenire tutte le forme di fotoallergia bisogna evitare esposizioni al sole soprattutto se improvvise e prolungate, favorendo esposizioni lente e molto graduali ed evitando le ore più calde della giornata. La diagnosi è solitamente clinica anche se in alcuni casi possono essere necessari test specialistici di fotosensibilità e fotopatch test o addirittura, per escludere patologie autoimmuni più importanti, esami ematici o biopsia cutanea. Per la terapia, soprattutto in caso di recidive frequenti, si può ricorrere, dopo visita medica, ad antistaminici, o ad altre terapie specialistiche.

Giuseppe Fumo, dermatologo
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