La situazione dell'epidemia di Covid-19 in Italia è analoga a quella del marzo 2020: lo indica l'analisi delle curve relative al numero di ricoveri nei reparti di terapia intensiva fatta dal matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

"Sembra che siamo tornati alla situazione di un anno fa, con le curve delle terapie intensive di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna in crescita esponenziale, con tempo di raddoppio di poco sopra a 4 giorni per le prime due e pari a 7 giorni circa per l'ultima", osserva il matematico.

La novità, adesso, è che "ci sono situazioni critiche anche in alcune regioni del Centro-Sud e per invertire la tendenza, "sarebbe opportuno introdurre quanto prima adeguate misure di restrizione della mobilità, in maniera mirata, laddove necessario", inoltre "aumentare la velocità della campagna di vaccinazione di massa" e "passare alla didattica a distanza indipendentemente dalla fascia d'età, questo specialmente in relazione alla maggiore diffusività delle nuove varianti del virus".

Sebastiani rileva che nelle ultime settimane le curve delle terapie intensive di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sono in crescita esponenziale con tempo di raddoppio pari, rispettivamente, a 4, 4 e 7 giorni circa. La curva è invece in crescita di tipo lineare in Piemonte, Valle d'Aosta, Toscana e nella provincia autonoma di Trento. Anche il Molise è passato a crescita di tipo lineare, ma con aumento settimanale molto alto.

Da tre-quattro giorni anche la curva della Campania sembra sia in frenata ed è prevedibile che si avvii a raggiungere presto il massimo per poi decrescere.

(Unioneonline/v.l.)
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