Si è da poco celebrata la Giornata Mondiale della Gentilezza, importante valore che, unito a molti altri, ha anche un fondamento biologico. Secondo gli studiosi, infatti, attuare comportamenti gentili può avere un significativo impatto su geni e salute, con importanti benefici in ambito personale e sociale.

A confermarlo Anna Maria Bottelli, medico e pediatra, secondo cui gli stili di vita tra cui il movimento fisico e un'adeguata dieta – quella mediterranea, in particolare – insieme a comportamenti quali meditazione, ottimismo, perdono, gratitudine e appunto gentilezza, sono un’efficace arma contro lo stress. "Quello ossidativo, in particolare, ovvero quando le cellule sono prese di mira dai radicali liberi per cui si trasformano – quasi accartocciandosi – e perdono il loro fisiologico trofismo e la conseguente regolare funzione".

IGIENE FISICA E MENTALE - E proprio il rispetto degli altri e l'offerta di piccoli gesti di sostegno sono, secondo l’esperta, utili in questo momento storico "per ritrovare fiducia reciproca, per non scoraggiarsi, per guardare con maggiore serenità il futuro. Sono come una carezza e un sorriso fatti al cuore di ciascuno, perché ‘far bene fa bene’".

E dunque, in tempo di pandemia, "non è sufficiente l’applicazione delle norme igieniche esterne – prosegue Anna Maria Bottelli - anche se indispensabili in questo momento: sono utili indubbiamente, ma ancor di più se unite ad altre norme, quelle di igiene mentale finalizzate alla salute psicofisica, emozionale, esistenziale, sapendo che dalla salute e dal benessere degli altri dipende anche la nostra vita e viceversa, in famiglia, nel lavoro, nello sport e in qualunque altro ambito ci si possa trovare. Dobbiamo imparare a pronunciare una parola un po’ dimenticata, ‘noi, che sottolinea reciprocità, inclusione, empatia, simpatia. Di fronte al dolore di qualunque origine, in particolare se di fine vita, l’ultima parola non deve essere solo quella della fredda scienza, ma anche e soprattutto quella dell’uomo che si fa prossimo con il sorriso, lo sguardo, il silenzio, valori importanti per sostenere chi soffre, con il riflesso della nostra umanità”.

I TELOMERI - C’è poi un’importante componente scientifica. "Tutto ciò che riduce lo stress – spiega l’esperta -, aumenta i telomeri che sono piccole porzioni di DNA localizzate al termine di ogni cromosoma". "Hanno la stessa funzione dei cilindretti di plastica alle estremità dei lacci da scarpe - prosegue -: proteggono la doppia elica del DNA e gli impediscono di sfilacciarsi, come spiegava suggestivamente Elisabeth Blackburn, soprannominata la ‘regina dei telomeri’ per i suoi studi sulla longevità. Ebbene, se ad oggi è ancora impossibile produrre un elisir di giovinezza si può però puntare ad una difesa naturale dei telomeri, ad esempio evitando stress e svolgendo attività fisica regolare. E, per l'appunto, mettendo in atto la gentilezza, la gratitudine, la meditazione e i valori positivi dell’animo umano: in queste circostanze i telomeri appaiono meglio conservati per cui se ‘sei gentile con il tuo DNA anche lui poi sarà gentile con te e ti farà vivere più a lungo e in benessere’”.

LA GENTILEZZA E' COME UN VIRUS - "Con una metafora valida in particolare per questo momento pandemico, la gentilezza è come un virus – la conclusione -, ma con effetti benevoli, per cui il suo agire diventa virale. Secondo osservazioni della National Academy of Sciences la gentilezza può infatti essere 'altamente contagiosa': se agiamo gentilmente con una persona, è molto probabile che la stessa sia più gentile con altri successivamente".

(Unioneonline/v.l.)
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