Una malattia complessa e debilitante, e oggi considerata fra i principali problemi di salute pubblica.

Riflettori puntati, in occasione della giornata mondiale appositamente dedicata e in programma per domani, martedì 8 ottobre, sull'obesità, significativo fattore di rischio per diverse malattie croniche, quali diabete tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori, e dalla prevalenza in costante aumento, non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito.

E con la ricorrenza dell'Obesity Day sarà presentata anche la campagna di sensibilizzazione "IO VORREI CHE", ideata per stimolare e coinvolgere le istituzioni politiche e sanitarie, nazionali e regionali, a considerare l'obesità come una malattia complessa e implementare iniziative concrete per contrastarne l'incremento.

L'iniziativa prevede di raccogliere, all'interno di un libro da consegnare poi ai membri del Governo, del Parlamento e delle principali Istituzioni, tutti i pensieri sul tema "io vorrei che …", raccolti tra coloro che si battono quotidianamente per contrastare l'obesità e vogliono garantire cure appropriate e una buona qualità di vita alle persone con obesità.

In Italia, secondo la prima edizione dell'Italian Obesity Barometer Report, realizzata in collaborazione con Istat, una persona su 10 è obesa, ovvero oltre 5 milioni di adulti, con un impatto considerevole sui diversi ambiti dell'assistenza sanitaria.

Le persone obese hanno un rischio di ospedalizzazione tre volte maggiore rispetto alla popolazione generale, influendo quindi notevolmente anche sulla spesa sanitaria: si stima che nel 2012 l'eccesso ponderale sia stato responsabile del 4 per cento della spesa sanitaria nazionale, per un totale di circa 4,5 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti 9 miliardi di costi indiretti.

Le stime in merito sono di OPEN - The Obesity Policy Engagement Network, network globale impegnato a pianificare azioni concrete e utili ai pazienti sul tema e responsabile della particolare campagna di comunicazione.

"Io vorrei che... le Istituzioni considerassero l'obesità come una malattia fortemente invalidante che necessita di strumenti legislativi e normativi specifici" è, per esempio, il desiderio del coordinatore di Open Italia, Andrea Lenzi.

(Unioneonline/v.l.)
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