Un'iniziativa itinerante che nasce per dare una risposta alla necessità informativa delle persone con sclerosi multipla e che mette al centro i loro bisogni.

"Incontri al Centro" arriva mercoledì 3 ottobre (dalle 15 alle 17) al Presidio Ospedaliero di Nuoro, con un incontro cui interverranno la dottoressa Anna Ticca, direttore di Struttura Complessa di Neurologia e Stroke Unit del presidio ospedaliero "San Francesco" di Nuoro, la dottoressa Maria Luisa Piras, responsabile del Centro Sclerosi Multipla nella stessa struttura, la dottoressa Salvatorangela Cau e la dottoressa Veronica Sirigu, nutrizioniste del Servizio malattie metaboliche.

"Nel nostro centro, in un'ottica multidisciplinare, cerchiamo di offrire alle circa 600 persone che seguiamo, un servizio che metta al centro i loro bisogni, non limitandoci solamente a quelli di natura clinica; per questo parlare di argomenti che interessino la sfera personale e intima ci sembra di grande importanza", spiega la dottoressa Ticca.

"A seguito della diagnosi di SM, la reazione depressiva e l'ansia, legata all'incertezza sul decorso della malattia e sul proprio progetto di vita, influiscono fortemente sulla relazione di coppia, in particolare sulla sessualità e sulle scelte di genitorialità. Per questo, nel corso dell'incontro presso il nostro Centro tratteremo del ruolo delle relazioni affettive e interpersonali, fondamentali per affrontare le scelte di vita e per sfatare pregiudizi e paure con le quali i pazienti devono confrontarsi".

La sclerosi multipla è una patologia cronica del sistema nervoso che compromette le funzioni sensoriali, motorie, cognitive e psicologiche e che colpisce in Italia circa 113.000 uomini e donne. La SM è, oggi, la seconda causa di disabilità tra i giovani adulti con una diagnosi che in più del 70% dei casi arriva tra i 20 e i 40 anni, una fase chiave della vita per lo studio, la progettualità, l'inizio di una attività lavorativa o di una relazione di coppia.

Per questo, affrontare oggi la sclerosi multipla significa avere molte domande, non solo relative alla terapia ma anche riguardanti la vita di tutti i giorni e le prospettive future, e cui l'incontro vuole provare a dare risposta.

Le persone con sclerosi multipla avranno modo, con l'occasione, di incontrare le figure professionali di riferimento in piccoli gruppi in modo in modo da favorire il dialogo e il confronto.

(Unioneonline/v.l.)
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