Il Pd è troppo poco per sconfiggere il fronte gialloverde alle imminenti elezioni europee.

Ne è convinto l'ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che lancia il fronte europeista contro quello dei populisti e dei sovranisti.

"Bisogna andare alle Europee con un fronte più ampio promosso anche dal Pd, ma che includa parti della società civile e figure rappresentative della sinistra, fino ai liberali, e i movimenti civici. Un mondo che ha molto più in comune con noi di quanto ne abbia con Di Maio e Salvini", ha dichiarato Calenda in un'intervista al Corriere.

L'ex ministro ha le idee chiare anche sulla leadership: "Questo fronte deve essere guidato da Paolo Gentiloni. In rappresentanza di un mondo che ripensa la democrazia liberale per preservarla, contro quelli che ci voglio portare fuori dall'Occidente e dall'Europa".

Calenda si lascia anche andare a una riflessione sulla situazione attuale del Paese: "La cosa più preoccupante non è il deficit, ma il caos. Il modo in cui siamo arrivati a questi obiettivi di finanza pubblica: in maniera menzognera, con l'idea superficiale di poter ingannare i mercati o la Ue. Il Paese va avanti a slogan ma è fuori controllo, non governato. Ci stanno esponendo al pubblico ludibrio. Salvini e Di Maio non hanno mai gestito niente nella loro vita. Sono arrivati al governo senza quel minimo di umiltà che serve per imparare".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata