Il decreto Milleproroghe ha ottenuto la fiducia della Camera con 329 voti a favore, 220 contrari e quattro astenuti.

Nei giorni scorsi la decisione di porre la fiducia - la prima chiesta e ottenuta dal governo Conte dal suo insediamento - aveva scatenato le polemiche di alcuni esponenti dell’opposizione, che avevano sollevato dubbi di legittimità.

Il Consiglio dei Ministri avrebbe infatti deciso di porre la fiducia in una seduta del 24 luglio, mentre il testo del decreto legge n. 91, approvato dal Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno successivo.

COSA PREVEDE IL DECRETO - Vaccini, periferie, intercettazioni: molte le misure contenute nel governo gialloverde.

Sul tema vaccini, il decreto prevede la rimozione dell'obbligo vaccinale previsto dal decreto Lorenzin, slittato quindi di un anno.

Per l'anno scolastico appena cominciato potranno dunque entrare in classe anche i bambini da 0 a 6 anni non vaccinati.

Un nodo che ha visto l'assoluta contrarietà dell'oppozione.

Altro punto al centro della polemica il taglio di 1,1 miliardi al fondo per le periferie.

In materia di giustizia, il termine di applicazione delle nuove norme sulle intercettazioni (approvate dal governo Gentiloni) viene prorogato al 31 marzo 2019.

(Unioneonline/F)

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