L'occasione è stata la festa del quotidiano Il Fatto Quotidiano, la testata per cui Alessandro Di Battista sta curando dei reportage, e nel corso di un collegamento il volto simbolo dei 5 Stelle torna a parlare del quadro italiano, dimostrando, ancora una volta, che il suo distacco dalla politica attiva potrebbe essere solo momentaneo.

La base pentastellata non vuole credere che Di Battista si sia sfilato per sempre e già spinge per un suo rientro in vista delle prossime elezioni europee del 2019, se non prima, con un eventuale ritorno alle urne nazionali.

Dal Guatemala Di Battista difende l'operato del collega Luigi Di Maio, tutt'altro che sottomesso all'alleato Matteo Salvini, come dimostrano le prese di posizione su temi come Autostrade, reddito di cittadinanza, Tap e Tav, opera quest'ultima che definisce "stupida e idiota".

Quanto al sodalizio di Governo tra 5 Stelle e Lega, non manca un affondo per ribadire le distanze tra le due forze, nei modi e nei toni, ad esempio sul tema migranti, mettendo in guardia i colleghi di partito: "Su Autostrade e reddito di cittadinanza si vedrà se la Lega è diversa, o è ancora la Lega maroniana camuffata".

E sul protagonismo costante del leader Matteo Salvini: "Si gioca la sua partita e la stampa lo attacca. Lo vedete come si atteggia, dice 'indagatemi', dice che rischia 30 anni di galera... Ma cosa volete che rischi? Non rischia nulla".

(Unioneonline/b.m.)
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