"L'incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban di martedì prossimo va considerato come un incontro solo ed esclusivamente politico e non, dunque, istituzionale o governativo".

In una nota Movimento 5 Stelle, attraverso i capigruppo di Camera e Senato, Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, prende le distanze dal faccia a faccia tra il ministro dell'Interno e il presidente ungherese, da poco rieletto, in programma martedì a Milano.

L'appuntamento rischia di diventare un nuovo elemento di tensione all'interno del governo gialloverde: nello stesso documento, gli esponenti grillini criticano in modo esplicito Orban - con cui l'esponente leghista vorrebbe fare fronte comune a Bruxelles - e le sue politiche in tema di migranti.

"I Paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d'aiuto dell'Italia, ignorando la necessità di condividere l'accoglienza, per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c'è anche l'Ungheria", si legge ancora nel comunicato.

Del resto alcuni malumori e divergenze erano diventati evidenti nei giorni scorsi nella gestione del caso della nave Diciotti, che ha visto opporsi a colpi di tweet il presidente della Camera Roberto Fico e Salvini.

Secondo un'indiscrezione pubblicata dal "Corriere della Sera" prima che la situazione si risolvesse - con il coinvolgimento di Irlanda e Albania nella redistribuzione dei migranti e l'offerta della Cei di prendersi in carico cento persone nelle sue strutture - sembra ci sia stata una telefonata segreta tra il leader leghista e il vicepremier Luigi Di Maio.

"Matteo ora basta, trova una soluzione. I miei non li tengo più, hai visto cosa sta succedendo?", avrebbe detto il capo politico del Movimento, facendo riferimento ai grillini che avrebbero fatto pressione per lo sbarco immediato dei migranti.

(Unioneonline/F)

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