Emanuele Cani è il nuovo segretario del Partito democratico sardo, ma con la clessidra già in azione perché "il mio compito terminerà con le elezioni regionali".

L'assemblea del Pd, riunita a Su Baione (Abbasanta), ha scelto l'ex deputato del Sulcis, eletto con 90 voti alla guida del Pd dopo l'addio di Giuseppe Luigi Cucca oltre un mese e mezzo fa.

Durante l'assemblea è stato fatto un tentativo per cercare un altra figura, in grado di unire maggiormente il partito, diviso sulla scelta del neo segretario.

Infatti, Cani è il frutto di un accordo tra i Popolari-riformisti e i renziani, in contrasto con i soriani che puntavano ad avviare subito il congresso.

Rispetto al 9 luglio, l'assemblea degli spintoni, il clima è decisamente più sereno, grazie anche alla presenza di Donato Riserbato, inviato dalla commissione di garanzia nazionale per vegliare sull'assemblea.

Inizia dunque l'era Cani che avrà il difficile compito di avviare la campagna elettorale dei dem e portare avanti le trattative per cercare di costruire il centrosinistra. Cani propone subito due parole d'ordine: "Coinvolgimento e collegialità.

Una comunità cresce se crescono i personalismi". Alla fine dell'assmblea, la presidente, Lalla Pulga, ha rassegnato le dimissioni che lo stesso Cani, però, ha respinto.
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