Il "guru economico" di Salvini, "l'ideologo della flat tax", l'uomo che Luigi Di Maio aveva proposto come ministro dell'Economia a Mattarella dopo la bocciatura di Paolo Savona non è laureato.

Parliamo di Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture in quota Lega, che ha ammesso candidamente di non essere in possesso di quella laurea in Scienze politiche che molti siti a lui vicini (ma non il suo personale) gli attribuivano.

Il dottor Siri dunque altro non è che il senatore Siri: sul sito del Partito Italia Nuova, movimento che aveva fondato con scarsi risultati nel 2011, il titolo di studio gli viene attribuito.

E non è certo la prima "caduta" del sottosegretario leghista: è già finito nella bufera subito dopo la nomina ottenuta nel governo Conte perché ha patteggiato qualche anno fa una condanna per bancarotta fraudolenta; poi si è reso protagonista di una clamorosa gaffe in tv, quando ha detto che Danilo Toninelli non è ministro, e invece il pentastellato è proprio titolare del dicastero di cui lui è sottosegretario.

(Unioneonline/L)

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