"Sono pronto a dare le dimissioni, ma solo per affidare il partito a una persona autorevole e condivisa". Le parole del segretario regionale del Pd, Giuseppe Luigi Cucca, hanno il sapore di un appello più che di un proposito, perché per salvare il Partito democratico da uno stallo lungo oltre due mesi serve l'impegno di tutti.

Eppure il clima durante l'assemblea regionale di Nuraghe Losa non è dei migliori perché nel popolo lo stallo comincia a mettere a dura prova i nervi.

Un duro scontro in assemblea tra l'eurodeputato Renato Soru e il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ne è la rappresentazione plastica.

La scintilla è stata innescata nel momento in cui l'assemblea è stata dichiarata chiusa con un "nulla di fatto", nessun accordo tra le correnti e all'orizzonte l'ennesimo rinvio. A quel punto Soru ha preso la parola quando una parte dei delegati stava abbandonando la sala "celebrando il funerale del Pd", poi rivolto a Ganau, dice: "Sei il presidente del Consiglio regionale, non hai nulla da dire?".

Questo è stato l'innesco di uno scontro verbale dai toni molto infuocati. Nel suo intervento Ganau ha ricordato di "essere stato chiamato in causa in modo inutile e volgare" si è soffermato sulle alleanze: "Non sono d'accordo con Soru sul chiudere la porta al Partito dei sardi che ha posizioni condivisibili. Apriamo le trattative con tutte le forze che ci hanno permesso di vincere le elezioni nel 2014 e guardiamo anche le altre forze".

Un faccia a faccia duro durato qualche minuto in cui si è pensato che la riunione potesse degenerare. Gli interventi dei due, poi, hanno riportato la situazione alla calma, ma le posizioni in campo rimangono comunque distanti.

Da un lato si chiede l'avvio immediato del congresso per dare uno scossone al partito, dall'altra si punta a un periodo di unità nel timore che il congresso sia un'ulteriore battaglia a colpi di maggioranze.

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