Il contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega è ormai pronto.

Ciò che manca e su cui i due gruppi politici trattano "a oltranza" è il nome del premier.

L'accordo, secondo quanto si è apprende, è stato dettagliato in 40 pagine.

Rispetto alla bozza circolata ieri non c'è pià il punto relativo all'uscita dall'Euro e nemmeno l'ipotesi di un referendum ad hoc.

Ci sarebbe invece un paragrafo relativo alla questione vaccini.

E dovrebbero esserci anche punti relativi alla sicurezza e alla gestione dei flussi migratori.

Il testo sarà inviato in visione al Colle, ma solo nella sua versione "definitiva".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infatti, avrebbe fatto sapere di non aver intenzione di leggere "bozze".

Limato il contratto, prima di tornare al Quirinale, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, con i relativi staff, dovranno però trovare la quadra sul presidente del Consiglio e sui ministri che potrebbero far parte dell'esecutivo giallo-verde.

La chiusura dell'accordo sta facendo storcere il naso alle altre forze politiche.

A cominciare dagli alleati, almeno in campagna elettorale, della Lega.

"Dall'Istat arriva la foto di un Paese che fa fatica: 5 mln di italiani in povertà, aumenta la disoccupazione al Sud, nascite ancora in calo. Il nuovo governo si troverà davanti queste emergenze, ma con la bozza di contratto Lega-M5s rischiamo di schiantarci alla prima curva", ha scritto su Twitter l'ex ministro di Forza Italia Mariastella Gelmini.

"Se Salvini si lancia in avventure con altri partiti contro cui abbiamo fatto la campagna elettorale, quello non lo fa a nome di tutto il centrodestra, lo fa a nome della Lega. Non so se lo faccia a nome di Forza Italia (non so cosa si siano detti Salvini e Berlusconi quando si sono visti lunedì ad Arcore) ma non lo fa certamente a nome di Fratelli d'Italia", ha tuonato invece su Facebook Giorgia Meloni.

(Unioneonline/l.f.)

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SALVINI: "A NOI GLI INTERNI, PER I RIMPATRI"

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