Vincono Movimento 5 Stelle e Lega, il Partito Democratico crolla e Forza Italia viene ridimensionata.

Sono queste, in attesa dei dati finali, le prime certezze uscite dalle urne delle elezioni politiche del 4 marzo 2018.

Anche in Sardegna, dove a spoglio non ancora completato il successo di M5S e centrodestra appare chiaro.

I grillini si confermano primo partito italiano con proiezioni sopra al 30%.

La bilancia dell’alleanza tra Salvini e Berlusconi, invece, pende significativamente dalla parte del primo, con l’ex Carroccio pronto a incassare il 18% contro il 14% del più moderato partito azzurro.

Quanto ai dem, è più che dimezzato il 40% ottenuto alle ultime europee e la leadership di Matteo Renzi sembra ormai destinata a tramontare.

Molto sotto le aspettative +Europa, data a meno del 3 per cento.

E delusione anche per Liberi e Uguali: i fuoriusciti del Pd prenderebbero solo poco più del 3 per cento, quando gli ultimi sondaggi di metà febbraio li accreditavano addirittura al 6.

I Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni sfondano il 4%, contribuendo a fare del centrodestra la prima coalizione, data al 37%.

Passando alle Regionali, lo spoglio inizierà nel pomeriggio, ma gli Exit poll danno saldamente in vantaggio Attilio Fontana (centrodestra) in Lombardia (a scapito del democratico Gori) e Nicola Zingaretti (Pd) nel Lazio (a scapito del moderato Parisi).

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(Unioneonline/l.f.)

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