"Se Strasburgo mi giudicasse candidabile andrei a Palazzo Chigi, e Salvini, che è un ottimo centravanti di sfondamento, farebbe il ministro dell'Interno".

Così Silvio Berlusconi torna a parlare del risiko all'interno del centrodestra, anche lo stesso ex premier ritiene poco probabile che la Corte Europea decida sulla sua candidabilità prima delle elezioni del 4 marzo.

E lo fa nel giorno in cui, a Palazzo Grazioli, Roma, lui, Salvini e Giorgia Meloni per Fratelli d'Italia, sottoscrivono ufficialmente il programma elettorale del centrodestra.

"Se io non sarò al governo - spiega Berlusconi - ci sarà un premier capace di dirimere i contrasti". Ha già un nome nel cassetto Berlusconi, ma non lo vuole svelare.

Poi, tornando sugli alleati: "Nel 2008 mi hanno tradito, ma oggi è diverso: Salvini è molto concreto, la Meloni è una persona leale".

LEGGE FORNERO - Restano i contrasti con la Lega sulla riforma delle pensioni di Elsa Fornero: "È l'unico punto del programma su cui abbiamo da discutere: Salvini insiste per l'azzeramento, non insistiamo per l'azzeramento dei soli effetti negativi". In realtà non mancano contrasti anche su altri temi, dalla premiership all'obbligatorietà dei vaccini passando dalla posizione su Euro e Ue.

"VOTATE" - L'ex Cavaliere ha anche fatto un appello ai cittadini, in particolare quelli indignati dalla politica: "Questa volta è loro preciso dovere votare, altrimenti vincono i 5 Stelle che li caricheranno di tasse sulla casa e sul patrimonio: non votare sarebbe un suicidio".

MERKEL SARKOZY - Berlusconi è poi tornato a parlare dei sorrisini di Merkel e Sarkozy, che fecero il giro del mondo segnando l'inizio della fine per l'ex presidente del consiglio: "L'Europa non mi è mai stata ostile. Sarkozy rideva perché l'ho messo spalle al muro quando ha mandato gli aerei per cacciare Gheddafi pur sapendo molto bene quel che sarebbe successo in Libia. E la signora Merkel per quella frase volgarissima ("Cul... inch..., ndr) che mi era stata attribuita, frase che non avrei mai potuto dire né pensare nei suoi confronti".

VINCOLO DI MANDATO - L'ex presidente del Consiglio ha fatto sua una proposta dei 5 Stelle, quella dell'introduzione in Costituzione del vincolo di mandato. "Per non vedere quello spettacolo disgustoso di 300 parlamentari che, non curanti dei cittadini che li hanno eletti, sono passati da destra a sinistra e da sinistra a destra".

(Unioneonline/L)

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