"Non puoi gridare onestà e alla prova dei fatti dimostrarsi incapace di risolvere i problemi. Benedetto Croce diceva che la politica onesta è quella capace e che l'incompetenza è sempre incompetenza anche se ci si pettina bene e si va bene in tv: l'incompetenza è il nostro avversario alle prossime elezioni politiche. Ci sono 50 giorni per vincere questa sfida e il Pd si metta in campo con tutte le energie che ha senza paura".

È il Movimento 5 Stelle il bersaglio principale dell'intervento di Matteo Renzi al Lingotto, a Torino, a 50 giorni dalle elezioni politiche in programma il prossimo 4 marzo.

Il segretario del Pd lancia la sfida a quello che, a suo dire, resta il principale avversario, facendo riferimento anche al caso di Spelacchio, al centro della polemica politica sull'amministrazione Raggi a Roma: "A me - ha ironizzato - di Spelacchio non interessa granché. Non importa se sia bello o brutto. Il punto è che se spelacchio costa il doppio, non è un problema di onestà, ma di incompetenza. Il punto è se funziona o no una amministrazione".

Renzi non ha risparmiato le critiche anche alla nuova coalizione a quattro del centrodestra: "Il centrodestra si presenta come un'alleanza solida ma è l'alleanza dello spread. Sono stati loro il governo dello spread, noi siamo dovuti intervenire per far ripartire il Paese".

"Non importa chi andrà a Palazzo Chigi - ha poi aggiunto l'ex premier - basta che sia del Pd. Siamo una squadra".

Nel suo discorso il politico toscano ha poi citato l'ex presidente Barack Obama affermando che "sono venuti meno i tradizionali elementi della fiducia: donne e uomini si fidano più degli amici di Facebook che degli amici istituzionali".

Il premier Paolo Gentiloni
Il premier Paolo Gentiloni
Il premier Paolo Gentiloni

L'INTERVENTO DEL PREMIER GENTILONI - Sul palco del Lingotto anche il premier Paolo Gentiloni, che ha rivendicato i risultati positivi del suo governo.

"Noi siamo la sinistra di governo. Il Pd è la sinistra di governo, il perno di una coalizione di centrosinistra che si ripropone per guidare il Paese, non ce n'è un altro. Siamo credibili perché siamo la sinistra di governo", ha affermato.

"In gioco c'è il futuro. Il presidente della Repubblica ci guiderà nel dopo voto ma la direzione di marcia dipende dal nostro risultato e della coalizione. Siamo uniti, ambiziosi e facciamo vincere il nostro Paese", ha poi dichiarato nel suo intervento.

(Unioneonline/F)

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