Ok del Senato al Ddl sul biotestamento, approvato con 180 favorevoli, 71 contrari e 6 astenuti.

Il provvedimento, già licenziato dalla Camera lo scorso 20 aprile, è legge.

Al termine del voto, l'aula ha salutato l'approvazione con un lungo applauso.

Presenti in Senato alcuni dirigenti dell'Associazione Luca Coscioni, tra cui il presidente Mina Welby, moglie di Piergiorgio, ed Emma Bonino.

Altri esponenti dell'associazione hanno aspettato la fine della votazione in piazza Montecitorio, dove è stato organizzato un sit-in.

"Dal Senato via libera a una scelta di civiltà. Un passo avanti per la dignità della persona", ha commentato su Twitter Paolo Gentiloni.

Ieri l'Assemblea di Palazzo Madama aveva respinto tutte le proposte emendative.

La maggioranza trasversale che sostiene il provvedimento - composta da Pd, Mdp e M5S - ha superato al Senato la prova del voto segreto e ha respinto gli emendamenti considerati più controversi, come quello sull'idratazione e sulla nutrizione del malato terminale, presentato da Gaetano Quagliariello di Forza Italia.

BEATRICE LORENZIN - "Ci vorrà molta attenzione nell'applicazione della legge. Avrei preferito che ci fosse stato il modo di trovare soluzioni a delle problematiche tecniche, e questo purtroppo non c'è stato", il commento del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Che precisa: "Le Dat non sono l'eutanasia. In Italia l'eutanasia non si pratica, non è legale e non si può fare. Manteniamo distinte le due cose".

"Quella approvata oggi è un’ulteriore legge di civiltà - dice invece in una nota il senatore Silvio Lai (Pd) - E si aggiunge a quella sulle unioni civili e alla norma sul dopo di noi. È una legge che consente ad ogni persona di esprimere liberamente la propria volontà, di decidere, di dare il proprio consenso o di rifiutare un trattamento sanitario. Fino ad oggi questo diritto non veniva garantito e per questo motivo non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione per il voto del Senato".

ANNA FINOCCHIARO - "L'approvazione in Senato della legge - ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro - rappresenta il dovuto e fortemente voluto compimento di una legislatura, che ha consentito al nostro Paese di compiere enormi passi avanti sul tema dei diritti civili".

"Scrivere una buona legge su argomenti così sensibili è sempre molto difficile ma credo che il buon lavoro svolto con il contributo dei gruppi di maggioranza e di opposizione abbia condotto a un esito positivo, che tiene conto anche di sensibilità diverse e permette di consegnare a un momento triste e doloroso, come quello del fine vita, un supplemento di consapevolezza, libertà, umanità e dignità".

(Unioneonline/F)

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