Beppe Grillo pubblica sul suo blog il codice di comportamento per i parlamentari del Movimento 5 Stelle, in particolare riguardo ai "rapporti con eventuali procedimenti penali".

Quando un portavoce grillino è coinvolto in un processo penale, scrive il leader, "il Garante del MoVimento 5 Stelle , il Collegio dei Probiviri o il Comitato d'appello compiono le loro valutazioni in totale autonomia, in virtù e nell'ambito delle funzioni attribuite dal Regolamento del MoVimento 5 Stelle, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura".

Se la magistratura condanna l'imputato anche solo in primo grado, la sentenza "è considerata grave e incompatibile con il mantenimento della carica elettiva".

Ma, aggiunge Grillo, il solo avviso di garanzia non comporta "alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso".

Si tratta di una considerazione importante dopo le vicende che hanno coinvolto sindaci ex M5S come Federico Pizzarotti.

Il regolamento sarà messo al voto degli attivisti domani alle 10.
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