Sono sei i candidati per la carica di presidente della Regione che hanno ufficializzato la loro discesa in campo. Conferme nel centrodestra dove il presidente uscente, Ugo Cappellacci ha di fatto ottenuto l'investitura di Silvio Berlusconi e lunedì 30 alle 17 in un hotel di Cagliari verrà presentato ufficialmente come candidato presidente, insieme alla coalizione e al programma. Durante il vertice con gli alleati è stato confermato l'impegno a portare a termine entro la conclusione del mandato in corso gli adempimenti relativi all'abolizione delle Province e la riduzione delle accise, temi ritenuti imprescindibili dal partito dei Riformatori sardi. Passi avanti "significativi", sottolinea il portavoce del governatore Alessandro Serra, anche riguardo alle proposte per la legislatura 2014-2019. La coalizione si riunirà nuovamente domani per la stesura definitiva del programma. Lunedì mattina la stretta finale.

Francesca Barracciu è la candidata del centrosinistra, così hanno deciso le urne delle primarie anche se i mal di pancia di alleati e alcune correnti del partito non mancano, a causa della "questione morale" legata all'inchiesta sui fondi ai gruppi. Sarà la direzione regionale del Pd a decidere se il nome dell'eurodeputata sarà confermato. Da capire anche la posizione di Sel che ha ribadito l'inadeguatezza di Francesca Barracciu per la candidatura.

Mauro Pili scende in campo con Unidos e potrà contare sul sostegno di diverse liste. Michela Murgia è in corsa con Sardegna Possibile coalizione formata da Progres e due liste civiche: Gentes e Comunidades.

Gli indipendentisti del Fronte Unidu hanno scelto dopo le assemblee territoriali Pier Franco Devias mentre gli indipendentisti di Meris in domu nostra, movimento fondato da Doddore Meloni, candideranno Cristina Puddu.

All'appello, per ora, manca il Movimento cinque stelle impegnato a fare una sintesi tra gli ortodossi e gli innovatori e il Partito dei Sardi.
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