Matteo Salvini, in un'intervista al "Corriere della Sera", fa sapere di aver chiesto un incontro con il premier Mario Draghi "per parlare di ritorno alla vita. Siccome ci sono intere regioni in cui la situazione per fortuna è più tranquilla - spiega - riaprire in questi territori non è un capriccio di Salvini, ma la risposta a un'emergenza economica drammatica. Speranza però continua a dire 'rosso, rosso, rosso...'".

Il leader della Lega punta il dito contro le reazioni provocate dal suo incontro con i premier di Ungheria e Polonia, Orbán e Morawiecki: "Sono ossessionati, non pensano ad altro...Tutta la sinistra all'attacco di Salvini", è "un atteggiamento del genere denota ignoranza, provincialismo e soprattutto razzismo da parte della sinistra". A suo avviso "c'è una campagna di odio politico e personale che in un momento così delicato non aiuta".

Parlando del rapporto con il ministro della Salute Speranza, Salvini esordisce esprimendogli "la più totale e convinta solidarietà per le minacce di morte che ha ricevuto". "Detto questo - aggiunge -: sulle riaperture mi è sembrato di parlare con una parete". Sull'accusa di boicottare l'approvazione della legge Zan contro l'omofobia, ribatte: "Ognuno è libero di fare l'amore con chi vuole, amare chi vuole e vivere con chi vuole. E chi discrimina o aggredisce e picchia per strada qualcuno, che sia etero, che sia omo o sia trans, è un delinquente. Punto. Che va punito come la legge già prevede. Non serve una nuova legge, soprattutto in un momento in cui ci dovremmo occupare dell'epidemia e della ripartenza".

(Unioneonline/F)
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