"Un primo faccia a faccia, molto positivo, tra due ex che si sono entrambi buttati, quasi in contemporanea, in una nuova affascinante avventura".

Enrico Letta commenta così il primo incontro che ha avuto con l'ex premier Giuseppe Conte, primo step per avviare il dialogo con il Movimento Cinquestelle prima di tutto sulle amministrative in arrivo.

"Si apre un cantiere", hanno detto entrambi. Per Conte, "chi va da solo è meno efficace". I temi su cui discutere sono tanti: quanto alle alleanze, Letta punta a un centrosinistra largo che dialoghi con il M5s, ma mettere insieme renziani e pentastellati non sarà facile. C'è la questione Roma, con il M5s che sostiene Virginia Raggi e il Pd che è alla ricerca del suo candidato. Si è fatto il nome dell'ex ministro del Tesoro Roberto Gualtieri, ma in campo ci sarebbe pure l'ipotesi Nicola Zingaretti, anche se lui continua a negare.

La legge elettorale finora è rimasta sullo sfondo: Letta vuole un maggioritario, il M5s il proporzionale. Il dibattito è solo agli inizi, visto che a quanto pare i due intendono vedersi con cadenza quasi periodica.

Il segretario Pd ha invece già chiuso il capitolo capigruppo, portando a casa l'arrivo di una donna sia alla Camera sia a Palazzo Madama. Il presidente dei senatori, Andrea Marcucci, ha convocato una conferenza stampa per annunciare il passo indietro e indicare come sua "erede" Simona Malpezzi.

I toni usati verso il segretario dem sono stati crudi: "Il metodo non mi piace", ha detto Marcucci. Alla Camera, invece, i giochi non sono ancora chiusi e il voto potrebbe essere rinviato all'inizio della prossima settimana, anche se Debora Serracchiani, che è in "ballottaggio" con Marianna Madia, sembra in pole per sostituire Graziano Delrio.

(Unioneonline/D)
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