"Come già avvenuto al Senato, anche i portavoce del MoVimento 5 Stelle che nel voto di fiducia alla Camera si sono espressi diversamente dal gruppo parlamentare verranno espulsi. Chi ha scelto di votare diversamente ha scelto di chiamarsi fuori da questo gruppo, lasciando dei vuoti. Ora le fila vanno serrate, affinché l'azione del gruppo, della squadra, sia ancora efficace". Così, su Facebook, il capo politico del M5S Vito Crimi, che aggiunge come gli espulsi "si collocano, nei fatti, all'opposizione".

"Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo".

"Quello sulla fiducia non è un voto come tanti altri - aggiunge Crimi -. Stabilisce gli equilibri all'interno del Parlamento, determinando i posizionamenti fra maggioranza e opposizione. Chi non ha votato la fiducia a questo governo si è automaticamente collocato all'opposizione, dunque all'opposizione del MoVimento che ha deciso di sostenerlo, ed era perfettamente consapevole delle conseguenze delle proprie scelte", sottolinea.

"Allo stesso modo di tanti portavoce del MoVimento - chiarisce poi - anche io in questi anni mi sono ritrovato più volte a dovermi confrontare con situazioni delle quali la mia coscienza mi chiede conto ogni giorno. Più volte ho dovuto scegliere fra le mie posizioni personali e quelle del MoVimento, da sempre orientate alla comunità nazionale che ci onoriamo di servire. Ho scelto queste ultime. L'ho fatto con la consapevolezza che i miei voti non dovevano essere espressioni di un credo personale, ma di una realtà condivisa, di una forza collettiva in grado di perseguire ideali e obiettivi ben più alti dei miei. L'ho fatto con la consapevolezza che ognuno di noi è parte di qualcosa di più grande, e se vuole lavorare in un gruppo, una squadra che insegue quegli obiettivi, deve cedere una parte di sé stesso, rinunciare ai propri egoismi e contribuire alla crescita del valore collettivo".

"Il MoVimento cresce e si evolve, e deve farlo nei suoi spazi - la conclusione - Fuori dobbiamo guardare ai cittadini, al Paese che sta affrontando la più grave crisi economica e sociale dal dopoguerra ad oggi e che il gesto folle di un irresponsabile ha trascinato in una crisi di governo in piena pandemia".

(Unioneonline/v.l.)
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