Chiara Appendino fa un passo di lato, termina con questo mandato l'esperienza da sindaco di Torino della pentastellata.

La prima cittadina ha sciolto le riserve oggi, annunciando alla maggioranza M5S in Consiglio comunale, che la sostiene nonostante lei si sia autosospesa dal partito in seguito a una condanna per falso arrivata il mese scorso, l'intenzione di non ricandidarsi.

Una decisione maturata da tempo, legata a ragioni personali e probabilmente anche ai processi che l'hanno vista coinvolta. C'è anche una motivazione politica: la sua ricandidatura, come accadrebbe con quella di Virginia Raggi a Roma, chiuderebbe le porte a qualsiasi accordo a livello locale con il Pd.

Proprio su Raggi e Appendino puntavano molto i pentastellati, gli attivisti avevano anche approvato su Rousseau la modifica della regola sul doppio mandato.

Chiusa una porta, si apre un portone: perché Appendino ora potrebbe lanciarsi alla ribalta nazionale ed entrare nella squadra che guiderà i Cinque Stelle dopo i tanto attesi Stati Generali di novembre.

"Ho deciso di fare un passo di lato: non correrò nuovamente per la carica di Sindaca della Città di Torino.

È una scelta di coerenza. Mi sono candidata nel 2016 accettando delle regole e facendo della coerenza un faro della mia attività politica e amministrativa", ha scritto sul suo profilo Facebook.

(Unioneonline/L)
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